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Viaggiatori in Pantofole – Il racconto di Dario

    LETTERA D’AMORE DI UN FOLLE IN QUARANTENA
    Questo é ciò che ho immaginato durante la quarantena, la condivido per farvi ridere e riflettere allo stesso tempo.
    Sará il mio cuore a parlarvi, d’ora in avanti il mio corpo sarà solo una marionetta movimentata dal turbinio della mia anima!
    Questi occhi vedono un mondo, un pianeta fatto di uomini che corrono all’impazzata inseguendo il progresso. Gente affollata che insegue, gente che ha scadenze, che non respira, agonizzante in un sistema tecnocratico!
    Sento il rumore dei passi cadenzati dal tamburo dell intelligenza, un entità non naturale, bensì artificiale! Quest entità muove masse di incapaci verso qualcosa che è più veloce di loro!
    I miei polpastrelli toccano un tavolo senza anima, senza il colore senza l’odore dell umanità!
    Folle di persone inseguono qualcosa che è più veloce di loro!
    Il mio cuore mi sveglió e mi guidò verso una strada ignota, proprio di fonte ai miei occhi superai una salita, la scorsi e vidi la bellezza! Non era fatta di uomini, ma, di colori e di profumi che inebriavano la mia sensualità, rendendomi più virile!
    Mi lasciai trasportare dall’armonia degli alberi, un suono mai sentito prima, mi spaventava ma allo stesso tempo mi rapí!
    Il sentiero mi trasportó, segui il ruscello così puro e limpido tanto da abbeverarmi! Non avevo mai bevuto in vita mia, L’acqua degli uomini era artificiale! L’acqua mi sembrava parte del mio corpo, tanto vicina alla mia anima da cadere dentro di essa e sparire!
    Vedevo la terra dagli occhi della luna.
    Non vedevo gente che correva all’impazzata, vedevo solo acque e terre, colori che si mescolavano in una tela così perfetta da non essere reale. Essa potrebbe essere il frutto di un genio maligno, di un intelligenza artificiale?
    Una mano mi afferra e mi riporta lesto e rinvigorito, un profumo naturale mi pervade, mi volto e riconosco un oasi d amore, la mia Italia!
    Le mie parole rispondono:”Questo è un popolo di inadatti, mai coscienti di ciò che realmente sta succedendo. L’uomo sta inseguendo il progresso e noi siamo indifferenti, troppo lenti da inseguirlo! Ma cosa inseguiamo se l’uomo é fatto per godere, per inebriarsi della bellezza della natura!”
    La mia coscienza realizza che i vincitori siamo noi, gli italiani!
    Viviamo in un oasi non deturpata dall’uomo artificiale, ma dall’uomo che ha fatto la storia di questo pianeta, gli italiani, popoli di artisti!
    Allora il mio cuore si ferma, respira l’aria di questo bel paese e muore lentamente consapevole e fiero di non inseguire, ma, cadere naturalmente come una foglia mossa dal vento della natura!
    Sono caduto da vinto ed ora mi alzo da vincitore, realizzando di essere in un paese di eletti, eletti dalla natura!

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